(Adnkronos) - In tal senso, aggiunge, "è urgente che le istituzioni, gli amministratori, i dirigenti di ogni livello, compresi i funzionari ministeriali, le imprese, i professionisti, capiscano rapidamente che molte delle cose che continuano a chiedere nella legge ci sono già. Sarebbe sufficiente applicarla poiché contiene misure utili che agiscono e impattano in modo significativo sulle procedure di aggiudicazione, le procedure autorizzative, la Via, i contenziosi, la sospensione dei lavori, il blocco della firma, solo per citare alcuni esempi. Deve essere chiaro a tutti che il combinato disposto tra le ingenti risorse a disposizione e lo strumento normativo per spenderle più rapidamente, può far davvero ripartire l'economia". Ma ciò, rileva Margiotta, "evidentemente non può accadere se i protagonisti degli investimenti in opere pubbliche non studiano la legge e la applicano. Serve uno sforzo collettivo altrimenti continueremo ad ascoltare litanie sui ritardi, come se la legge non esistesse, ed avessimo tutti perso tempo a scriverla ed approvarla in Parlamento. Oggi gli strumenti ci sono. Oggi il quadro è profondamente cambiato e l'inerzia non è più giustificabile, tollerata o tollerabile. Serve un nuovo protagonismo per rilanciare il Paese".
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