Coronavirus: Conflavoro Pmi, misure drastiche a sostegno imprese e famiglie

martedì 10 marzo 2020
Roma, 10 mar. (Labitalia) - Conflavoro Pmi, nel primo giorno del decreto che ferma l’Italia per contrastare la diffusione del coronavirus così da evitare il collasso del sistema sanitario nazionale, chiede misure drastiche in grado di sostenere immediatamente imprese e famiglie. “Secondo alcune indiscrezioni - spiega l’associazione presieduta da Roberto Capobianco - il governo starebbe trattando con Bruxelles per arrivare a uno sforamento del deficit/pil in grado di portare a 10, forse addirittura a 15 i miliardi da utilizzare per imprese e famiglie. Noi ci auguriamo che sia davvero così, che anche l’Europa si renda conto che è giunto il momento di combattere coi fatti l’emergenza, che è sanitaria ma è anche economica”.“Noi - sostiene - riteniamo corrette le misure straordinarie di contenimento del virus adottate in Italia, ma di contro abbiamo inviato al governo le nostre proposte per superare il momento di forte crisi presente e futuro, dicendo chiaramente che, stavolta, fare il possibile per le nostre imprese non basta. Bisogna fare l’impossibile. Bisogna essere coraggiosi e riconoscenti verso il vero tessuto economico del Paese, quello delle micro pmi, degli artigiani, dei professionisti, dei commercianti”. “Ecco perché - sottolinea Conflavoro Pmi - deve arrivare quanto prima lo stop su tutto il territorio nazionale a tasse, imposte e contributi, mutui e leasing. Ma questa è solo la base di partenza. È infatti fondamentale estendere gli ammortizzatori sociali in deroga semplificata a tutti i tipi di imprese di qualsiasi dimensione e sostenere con efficacia, ribadiamo con efficacia, i nostri lavoratori autonomi. Nondimeno, c’è l’ampia questione dei genitori-lavoratori: anche per loro bisogna prevedere un apposito supporto economico concreto e congruo per affrontare la situazione molto delicata”. Per Conflavoro Pmi, la ripartenza, specie in un momento di ricaduta come questo, estremamente vicino a una crisi decennale che ancora fa sentire i suoi effetti, non può peraltro che confidare sulla garanzia statale nell’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese. In particolare, per l’associazione deve garantita la copertura statale al 100% per la concessione di prestiti bancari alle aziende con preammortamento di 24 mesi. “Il sostegno delle casse pubbliche - spiega Conflavoro Pmi - rivestiranno un ruolo fondamentale per gli investimenti delle imprese, specie le più piccole, ma non dimentichiamoci anche dei mancati ricavi di queste settimane e, purtroppo, del prossimo futuro dovuti agli effetti del coronavirus su tutto il territorio. Noi riteniamo andranno in qualche modo coperti e attenuati in modo incisivo, con indennizzi sotto forma di credito d’imposta o rimodulamento fiscale al ribasso. Siamo certi che tutti quanti faremo la nostra parte in questa crisi: le imprese, i lavoratori ma soprattutto il governo, l’Europa e le altre istituzioni”.
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