Roma, 18 dic. (Adnkronos) - Il 'blocco' dell'entrata in vigore del taglio dei parlamentari non accelera le elezioni. E' quanto rimarcano i promotori del referendum sulla riforma. Dice Davide Giacolone della Fondazione Einaudi: "Vedo tante interpretazioni sull'impatto del referendum sulla durata della legislatura. Ma è una lettura a doppia lama. Posso leggere che convocando il referendum, la riforma non entra più in vigore a gennaio e in quel lasso di tempo, se ci fosse un voto anticipato, si voterebbe con la vecchia composizione del Parlamento e questo sarebbe forte incentivo ad andare a votare". "Ma si può sostenere anche il contrario: una volta che il Parlamento ha fatto una riforma costituzionale e solo il cielo sa perchè gli italiani non debbano andare subito a votare con il Parlamento nella sua nuova formazione". Aggiunge Tommaso Nannicini nel corso di una conferenza stampa alla Camera del comitato promotore: "L'impatto di questa iniziativa sulla legislatura può essere argomentato in due modi". "Basta complottismo su a chi serve il referendum e a cosa porterà. Io da parlamentare del Pd spero che una finestra che permetta di votare con le vecchie regole, servirà invece alla maggioranza a trovare una coerenza di indirizzo politico che ogni tanto latita e dare un senso alla legislatura per farla durare più a lungo".
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.