Roma, 28 ott. (Adnkronos Salute) - Chi risparmia è più felice. La capacità di amministrare da 'formica', e non da 'cicala', le proprie disponibilità economiche ha infatti un impatto positivo sul benessere delle persone. A patto di non esagerare: l'eccessiva austerità, infatti, è tutt'altro che benefica per la psiche. Lo spiegano gli esperti di Guidapsicologi.it che, a pochi giorni dalla Giornata mondiale del risparmio, che si celebra il 31 ottobre, hanno stilato i sette motivi per i quali risparmiare fa bene alla mente. La previdenza è una virtù che a lungo termine premia e che rilascia sensazioni positive a chi la pratica, ricordano gli psicologi elencando i sette motivi per cui chi risparmia è più felice. Risparmiare permette, infatti: 1) di farsi e fare dei regali. Dal punto di vista psicologico un regalo che ci si concede (o si fa) dopo una lunga attesa, guadagnato, ha un senso molto più profondo e ci soddisfa come una vera e propria ricompensa; 2) non vivere situazioni d’ansia al pensiero di una spesa imprevista. Se si hanno dei risparmi a disposizione per le emergenze, malgrado la poca gioia nel pagare, si proverà anche una certa soddisfazione data dal poter fronteggiare le spese senza accusarne il colpo; dare valore alle cose davvero importanti arginando la tentazione di accumulare oggetti materiali inutili. E ancora: 4) sviluppare un pensiero autonomo rispetto alle imposizioni del consumismo. Imparare a distinguere cosa ci interessa e non correre dietro ai trend porta non solo a risparmiare, ma anche ad essere più felici, capaci di seguire i nostri desideri reali, e non quelli indotti. 5) non fare acquisti compulsivi. Imparare a controllarsi, infatti, genera soddisfazione; 6) guardare con più tranquillità al futuro; 7) imparare a prescindere dal superfluo. Dal Giappone sono approdati tra noi due metodi fondamentali per mantenere l’ordine tra le mura di casa (Kondo) e per controllare l’economia domestica (kakebo). Entrambi oltre ai benefici materiali di risparmio e ordine, inneggiano ai benefici psicologici che queste due tecniche sono in grado di trasmettere a chi le pratica grazie all’eliminazione del superfluo.Non bisogna però correre il rischio di cadere in un eccesso di austerità, sottolineano gli psicologi. I benefici del risparmio sono innegabili, proprio come lo sono gli effetti nocivi di un’oculatezza portata agli estremi. Un atteggiamento, definito iperopia, che non permette di godere del presente perché troppo preoccupati dal futuro. Ci si trova così a vivere un presente di ristrettezze e rinunce continue, dettate dalla paura spesso infondata di non avere i mezzi sufficienti per affrontare possibili situazioni di difficoltà economiche."Tra iperopia e shopping compulsivo esiste un punto medio che è bene perseguire, imparando a godere del presente in modo autentico, ascoltando i propri bisogni, con uno sguardo al futuro", concludono gli esperti di Guidapsicologi.it.
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