Sostenibilità: i fattori Esg entrano nelle strategie delle aziende
lunedì 14 ottobre 2019
Milano, 14 ott. (AdnKronos) - I fattori Esg (environmental, social, governance) entrano progressivamente nelle strategie delle aziende di grandi dimensioni. Il merito, oltre all’attenzione degli investitori, è da attribuire anche allo sviluppo normativo e, in particolare, al Decreto Legislativo 254/2016, che recepisce la Direttiva europea 2014/95, in base al quale dal 2018 gli Enti di interesse pubblico con più di 500 dipendenti sono obbligati a produrre un’informativa non finanziaria riguardante i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la corruzione attiva e passiva. Stando alla ricerca realizzata in sinergia da Kpmg e Nedcommunity, l’associazione italiana degli amministratori non esecutivi e indipendenti, componenti degli organi di governo e controllo delle imprese, su un campione di 205 aziende al secondo anno di applicazione del D.lgs, il 36% (74 società) ha demandato le responsabilità dei temi Esg a un comitato endoconsiliare. Tra queste, il 72% ha assegnato tale compito al Comitato Controllo e Rischi, l’11% al Comitato Nomine e Governance mentre il restante 17% ha definito un Comitato di Sostenibilità ad hoc. I dati raccontano quindi una storia di progressiva integrazione, dove solo l’anno scorso i comitati di tipo endoconsiliare con responsabilità in ambito Esg erano poco meno della metà. Tuttavia, è importante notare come oltre 100 aziende ancora non abbiano formalizzato la propria governance rispetto a questi temi.
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