Patologia invalidante e sottovalutata che colpisce soprattutto le donne
Bologna, 14 ott. (AdnKronos Salute) - Anna avrebbe voluto fare lo chef, Claudia la calciatrice professionista, Giulia la politica e un giorno diventare presidentessa della Repubblica. Sono le tre "storie/non storie" che Teva ha scelto per lanciare la sua campagna #ildirittodipassareintesta, per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'emicrania, malattia invalidante troppo spesso sottovalutata per poca informazione. Tre donne diverse unite da un destino comune. Non poter realizzare il proprio sogno fermate dalla malattia. Proprio le donne, infatti, sono le più colpite dall'emicrania cronica, il triplo rispetto agli uomini."Si tratta della prima campagna - spiega Roberta Bonardi, Senior director Business Unit Innovative di Teva Italia e General manager Grecia - per spiegare cosa è questa patologia, una patologia complessa, cronica e invalidante. Bisogna uscire dal paradigma che l'emicrania sia una semplice cefalea, comporta tantissimi effetti negativi sia sulla vita professionale che su quella privata, relazionale e affettiva delle persone". La campagna sarà veicolata principalmente sui social come Facebook e Instagram e vuole rappresentare un simbolo: quello che le donne ogni giorno potrebbero raggiungere, ma non riescono perché fermate dall'emicrania. La scelta è caduta su tre testimonial femminili proprio perché, come la sclerosi multipla, anche l'emicrania può essere considerata una patologia di genere con una incidenza del 70% dei casi proprio nelle donne."L'obiettivo è proprio quello di togliere questo stigma di emicrania uguale mal di testa, di un lavoratore che la utilizza come scusa perché non ha voglia di lavorare - prosegue Bonardi - Chi è colpito da emicrania cronica soffre molto e ha problemi di assenteismo sul lavoro, problemi nelle relazioni e nella vita di ogni giorno perché ha paura di uscire e con la patologia che possa fare capolino in qualsiasi momento e quindi non si riesce a svolgere una vita normale". (segue)
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