Padova: Gruppo Zaia su imam arrestato, istituzioni condannino estremismi

martedì 1 ottobre 2019
Padova, 1 ott. (AdnKronos) - “Ancora una volta le notizie che arrivano dalla cronaca dimostrano che l’integrazione intesa come possibilità, per chiunque arrivi in Italia, di fare ciò che si vuole è distorta e controproducente. E a rimetterci sono i bambini. In Italia ci sono regole ben precise: abbiamo principi di libertà, giustizia, rispetto della persona e soprattutto dei più deboli. Se chi arriva dall’estero pensa di poter imporre le proprie regole, contrarie alle nostre e ai nostri principi, non sa cosa significhi integrazione. Di fronte a queste persone non dobbiamo arretrare di un millimetro e condannare senza se e senza ma”. Così Fabrizio Boron, Consigliere regionale del gruppo Zaia Presidente, commenta l’arresto di un imam 23enne che, a Padova, maltrattava bambini per imporre i propri metodi educativi.“I fatti resi noti stamattina sembrano venire da Paesi lontani, eppure succede a Padova, e precisamente in quel quartiere, l’Arcella, che la Sinistra Padovana vuole presentare come esempio di integrazione. Non passa giorno che questa area politica promuova la filosofia del ‘siamo tutti fratelli’. Io di certo non sono fratello di persone che usano la violenza su bambini, donne e soggetti deboli per inculcare la mentalità islamica o di qualsiasi natura. Nessuno può pensare di venire qui e utilizzare la forza e la violenza per imporre la propria cultura o religione. Le Istituzioni - conclude Boron - tutte devono farsi garanti di punizioni esemplari e condannare questi estremismi non tollerabili in uno stato di diritto qual è l‘Italia”.
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