Autostrade: M5S, 'stop a concessioni è dovere morale'

domenica 30 giugno 2019
Roma, 30 giu. (AdnKronos) - "Nel caso di Autostrade il sacrosanto stop agli aumenti delle tariffe non può bastare. Come governo abbiamo il dovere di sottrarre le autostrade italiane dalle mani di chi ha guadagnato cifre mostruose senza investire adeguatamente nella manutenzione e nella sicurezza dei cittadini. Lo stop alla concessione pubblica è un dovere morale". E' quanto si legge sul blog delle Stelle, che oggi torna all'attacco, con un lungo post firmato M5S, dei Benetton: "Alle nostre migliaia di piccole e medie imprese si chiede di competere e di pagare costi altissimi per sopravvivere, mentre ai Benetton si garantisce un rendita facile ogni anno, sulle spalle di un servizio pubblico fondamentale"."Il ponte Morandi è stato definitivamente demolito e presto comincerà l’opera di ricostruzione - esordiscono i 5 Stelle nel blog - ma l’obiettivo fondamentale, oggi come ieri, è fare giustizia: lo dobbiamo alle persone che hanno perso la vita, ai loro familiari, ai cittadini che ci danno fiducia ogni giorno. Per fare giustizia occorre punire chi ha consentito che in un Paese come l’Italia un ponte crollasse in testa a 43 persone, uccidendole. Dal punto di vista penale ci penserà la magistratura, ma dal punto di vista politico lo deve fare il governo. E lo farà, perché a Genova è stata la mancanza di manutenzione ad uccidere. Lo ripetiamo forte e chiaro, a scanso di equivoci"."Abbiamo già raccontato il sistema Benetton e la convenzione vergogna che è stata garantita alla società Autostrade per l’Italia (Aspi) dai partiti del passato. A quasi un anno dalla tragedia, però, è bene rinfrescare la memoria - incalza il M5S - Aspi ha incassato circa 9,5 miliardi di euro di utili da quando si chiama Autostrade per l’Italia. Se invece si considerano i conti dal 1999, quando è stata privatizzata la gestione della grande rete stradale, la società ha guadagnato oltre 10 miliardi. La gran parte dei quali affluiti sotto forma di dividendi nella holding Atlantia, che li ha utilizzati per remunerare i suoi soci e finanziare l’attività di diversificazione della società".
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