Conti pubblici: Conte, 'nostri conti in ordine non mercanteggiamo'

domenica 30 giugno 2019
Roma, 30 giu. (AdnKronos) - "Io voglio una decisione rapida da parte della Commissione, voglio chiudere subito, senza ulteriore indugio, anche domani, come avvenne a dicembre. Ci sono i presupposti e senza alcun rinvio, poi ovviamente la Commissione può decidere diversamente". Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, prima di lasciare il G20 ad Osaka, in un colloquio con il Corriere della Sera, Repubblica e la Stampa. Il premier, sul possibile cartellino rosso dell'Ue sui nostri conti pubblici, resta "molto ottimista e questa ipotesi del rinvio non l’ho mai sentita e non sarebbe certamente positiva". In Giappone, mette in chiaro Conte, "non si è fatto un vero e proprio negoziato, una trattativa, quella si fa in Europa nelle sedi deputate, certo abbiamo discusso, ci sono stati dei confronti". "Ho visto che vi aspettavate che noi stessimo a mercanteggiare - ha aggiunto rispondendo alle domande dei giornalisti - non abbiamo condotto una trattativa, è stata l’occasione per ulteriori confronti con i partner, ma rimane il fatto che l’Italia ha fatto un percorso ben chiaro: abbiamo fatto il nostro, siamo sereni e confidiamo che vada tutto bene". La procedura d'infrazione "dovremmo evitarla non perché c’è dietro qualche magia, non perché abbiamo elaborato qualche espediente dell’ultim’ora, ma perché i nostri conti sono in ordine e lo stiamo dimostrando, perché il flusso di cassa è superiore per quanto riguarda le entrate a quelle che erano le previsioni e le attese, perché riusciamo a contenere l’andamento per quest’anno al 2,1% e quindi - rimarca - ci sono tutte le condizioni perché non ci sia mossa una procedura".
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