Industria: Padova - Treviso, mini rimbalzo a inizio anno, +1,7 p.c.

mercoledì 5 giugno 2019
Padova, 5 giu. (AdnKronos) - Mini-rimbalzo dell’industria di Padova e Treviso a inizio anno. Nel primo trimestre 2019 la produzione aumenta su base annua del 1,7% (dallo 0,5% di ottobre-dicembre), ma è l’effetto prevalente della ricostituzione delle scorte, dopo due trimestri consecutivi in contrazione. La domanda interna fragile (+0,4%) e l’export in frenata (+0,4%) infatti, non spostano il trend di fondo dell’attività che resta in rallentamento, confermato dalla debole dinamica di fatturato totale (+0,4%) e ordini (+0,5%). In lento recupero l’occupazione. Peggiorano giudizi e attese degli imprenditori sui prossimi mesi e le condizioni per investimenti, in presenza di spread alto e clima di incertezza interno ed internazionale, economico e politico. Sono i risultati dell’Indagine Congiunturale realizzata da Assindustria Venetocentro, in collaborazione con Fondazione Nord Est, su un campione di 511 aziende delle due province.Nel primo trimestre 2019 l’indice della produzione industriale aumenta del 1,7% rispetto allo stesso periodo del 2018, in risalita dal quarto trimestre (+0,5%). Un mini-recupero legato in gran parte alla ricostituzione delle scorte di magazzino, non omogeneo tra i settori, con il metalmeccanico stabile al 1,1% e migliori performance per piccolissime e grandi imprese (+2,0%). Il dato degli ordinativi torna in terreno positivo con un debole +0,5% (dal -1,2%), ma non incide sull’orizzonte di lavoro che permane ridotto (il 33% ha ordini per meno di un mese) e segnala un nuovo rallentamento nei prossimi mesi. Le vendite interne registrano un modesto +0,4% nei primi tre mesi (in discesa dal +1,2%), con dato sopra la media per metalmeccanico (+1,6%), micro e grandi imprese (+2,3%). Gli scambi globali ancora in rallentamento e le difficoltà della Germania raffreddano le vendite all’estero, in aumento di un modesto 0,4% (dal robusto +3,9% nel quarto trimestre). Risultato corale della contrazione delle vendite in Europa (+1,7% dal +4,6%) e del risultato negativo di quelle extra-Ue (-1,2% dal +2,6).
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