Libia: M5S, stop a violazioni embargo armi

martedì 21 maggio 2019
Roma, 21 mag. (AdnKronos) - "Il primo passo per fermare la guerra civile che infuria alle porte di Tripoli e minaccia di estendersi a Sirte, per far cessare i sempre più violenti combattimenti che in poche settimane hanno già provocato oltre 500 morti e 75 mila sfollati, è porre fine alla sistematica violazione dell'embargo Onu sulle armi alla Libia da parte delle principali potenze arabe e di un Paese membro della Nato". Lo affermano i senatori M5S membri della commissione Affari esteri di Palazzo Madama. "Negli ultimi giorni -aggiungono- si sono moltiplicate le notizie di massicce forniture militari illegali a entrambe le parti in conflitto: all'esercito di Haftar da parte di Emirati Arabi Uniti, Giordania ed Egitto, alle milizie di Al Serraj da parte dalla Turchia e Qatar. Navi cariche di blindati da combattimento di ultima generazione, missili anticarro e contraerei, munizioni e sofisticate attrezzature belliche sono attraccate sia a Tripoli che a Bengasi. La proliferazione di queste armi si tradurrà inevitabilmente in un ulteriore escalation dei combattimenti. Come ha ricordato il segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres, l'Onu ha delegato la vigilanza sul rispetto dell'embargo alla missione europea Sophia che però non ha più le navi per svolgere questo mandato: un paradosso che va risolto se si vuole disinnescare la guerra in Libia".
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