Sanità: Lancet, Brexit con 'no deal' scenario peggiore

martedì 26 febbraio 2019
Roma, 26 feb. (AdnKronos Salute) - Mentre di avvicina il termine del 29 marzo per l'uscita dall'Ue, il futuro del Regno Unito appare più incerto che mai. I negoziati con l'Unione europea hanno raggiunto un punto morto e, mentre si prospetta un 'no deal', si torna a parlare di un nuovo referendum. Ma se l'uscita dall'Ue senza accordo "sembra una realtà sempre più tangibile", questo sarebbe lo scenario peggiore per la sanità britannica. E' quanto si legge in una valutazione degli effetti della Brexit sul National Health Service, pubblicata su 'The Lancet'.Tutto sommato - è la riflessione - con la Brexit "non ci sono buone notizie per il Nhs o per la salute" dei cittadini. In tutti gli scenari la carenza di operatori sanitari è inevitabile, l'assistenza per i cittadini britannici che vivono nell'Ue è incerta e l'accesso a farmaci, vaccini e dispositivi medici è in bilico. Con il no deal il Regno Unito sarà libero di stabilire i propri accordi commerciali con Paesi non Ue, "ma tali negoziati sono in fase iniziale e non esiste un piano per colmare eventuali carenze temporanee".L'attuale versione dell'accordo assicura d'altro canto una certa continuità fino a dicembre 2020, ma i negoziati sull'Irlanda del Nord sono precari e le relazioni a lungo termine con l'Ue rimangono vaghe. In ogni caso, per il Nhs e per la salute, qualsiasi accordo sembra "migliore di un no deal".
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