Ricerca: no test su animali, 53 mila firme consegnate a Casellati
martedì 19 febbraio 2019
Delegazione Lav e scienziate chiedono finanziamenti a metodi alternativi
Roma, 19 feb. (AdnKronos Salute) - Un totale di 53 mila firme raccolte da Lav per chiedere a Parlamento e Governo di destinare almeno il 50% dei fondi stanziati per la ricerca in ambito biomedico e sanitario ai metodi che non prevedono l'uso di animali. A consegnarle oggi alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, una delegazione composta da quattro ricercatrici e due rappresentanti della Lav, la Lega anti vivisezione. Secondo i dati del ministero della Salute pubblicati in Gazzetta Ufficiale - riferisce l'associazione - nel 2017 sono stati 580.073 gli animali usati nella ricerca, di cui il 46% sottoposti a sperimentazioni con livelli di dolore alti e quasi 200 mila utilizzati per la ricerca di base. "Chiediamo che il Senato si attivi e faccia diventare legge la nostra istanza", informa la Lav che nelle prossime settimane consegnerà le firme anche ai ministri della Salute, dell'Istruzione, Università e Ricerca e al presidente della Camera. "In tema di ricerca senza uso di animali, riteniamo che il Governo possa e debba fare come quelli di altri Paesi come la Germania", chiede la Lav sottolineando che i modelli sperimentali senza animali sono una realtà su cui l'Europa sta investendo, sebbene al momento non sia previsto alcun finanziamento né per svilupparli né per implementarli. "Per soli 3 anni sono stati stanziati in Italia 500 mila euro - continua Lav - mentre, per fare un confronto, la Germania ha investito 50 milioni di euro, quindi 100 volte di più rispetto al nostro Paese. Inoltre, dal 2017 in Italia non ci sono più nemmeno questi pochi fondi, lasciando arrancare le piccole e grandi realtà della ricerca pubblica". Dai modelli informatici agli organi bioartificiali, fino ai microcircuiti con cellule umane, conclude l'associazione, "i metodi alternativi sono una realtà che nel nostro Paese fatica a svilupparsi, nonostante la Direttiva europea e la legge nazionale li supporti pienamente vedendo nel ricorso all'animale l'ultima scelta possibile".
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.