Air Italy: Anpac e Anpav chiedono incontro urgente a Di Maio

giovedì 7 febbraio 2019
Roma, 7 feb. (AdnKronos) - Un incontro urgente sulla situazione di Air Italy. A chiederla, in una lettera al ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, sono le associazioni professionali Anpac e Anpav alla luce di una serie di eventi delle ultime settimane che, avvertono, "mettono in forte discussione le possibilità di rilancio della compagnia e quindi delle prospettive occupazionali annunciate lo scorso durante la presentazione del piano industriale" "Air Italy ha perso la continuità territoriale - Regione Autonoma Sardegna, pertanto, l’occupazione e lo sviluppo del territorio sulla base di Olbia sono messo fortemente in discussione; sono state chiuse una serie di rotte di lungo raggio, peraltro appena aperte; è stato, nei fatti, comunicato il ritardato/mancato arrivo di aeromobili per l’anno in corso", riferiscono i sindacati. "È del tutto evidente - affermano Anpac e Anpav - che le succitate rilevanze, unitamente alla limitata presenza ai tavoli sindacali del management di Air Italy per dare spiegazioni adeguate riguardo, fanno definitivamente aumentare la preoccupazione sul futuro occupazionale dei lavoratori di Air Italy e di tutto l’indotto, anche in considerazione della possibile incompatibilità tecnico-finanziaria con il mantenimento del Certificato di Operatore Aeronautico rilasciato da Enac stante la evidente grave situazione finanziaria del vettore". E, ancora, "il contratto collettivo di lavoro applicato ai dipendenti è in scadenza e tutta una serie di criticità gestionali rimangono irrisolte, nonostante i responsabili tentativi delle scriventi per risolverle". Di qui la richiesta di un incontro al ministro Di Maio "al fine di riavviare i previsti momenti di confronto" e "per conoscere quali siano le reali intenzioni / strategie che la Società intende attuare. I lavoratori e le loro famiglie hanno necessità di risposte chiare e rassicuranti: non è più sostenibile assistere ai vuoti proclami aziendali, estesi attraverso costose campagne pubblicitarie, e ad ai continui inviti alla calma, da mantenere ‘per fiducia incondizionata nel progetto’".
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