Trivelle: Confindustria, stop scelta ideologica e dannosa, a rischio settore

martedì 5 febbraio 2019
Roma, 5 feb. (AdnKronos) - Confindustria esprime "forte preoccupazione" per le ricadute della cosiddetta norma "blocca trivelle" e per l'approccio ideologico con cui il tema è stato trattato. Il provvedimento, sottolinea in una nota viale dell'Astronomia, "rischia di bloccare un intero settore economico, in assenza di una credibile strategia energetica. Non è in discussione l’obiettivo di crescita delle fonti rinnovabili, ma di certo non lo si raggiunge attraverso il blocco immediato delle attività in corso di ricerca e prospezione, che appare del tutto irrazionale se si considerano gli investimenti degli operatori economici, le autorizzazioni già in essere e i prevedibili impatti occupazionali e sulla competitività del Paese". Per Guido Ottolenghi, il presidente gruppo tecnico logistica, trasporti e economia del mare di Confindustria, "è necessario prendere posizione perché quel che succede oggi al settore estrattivo potrebbe succedere domani a qualunque settore industriale. Una condanna frettolosa e ideologica, le cui conseguenze ricadranno su famiglie e territori per generazioni". "Facciamo appello - prosegue Ottolenghi - a ogni forza politica affinché usi competenza e moderazione nell’affrontare temi così delicati come l’energia. Prima di smantellare l'esistente totalmente e dal nulla sarebbe opportuno valutare le conseguenze e gestire la transizione. Noi siamo pronti al dialogo e rifiutiamo questo modo di pensare e di agire", sottolinea.
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