Lavoro: Logotel lancia 'Kill Skill', limitanti gli elenchi di competenze

martedì 22 gennaio 2019
Milano, 22 gen. (AdnKronos) - Non sono i cataloghi di 'skill' un valido aiuto per costruire il proprio futuro e le persone non possono essere riempite di "competenze preconfezionate". Con questa logica, Logotel lancia Kill Skill, il tredicesimo quaderno di Weconomy del suo progetto editoriale, che da 10 anni esplora le opportunità dell’economia collaborativa. Quando si parla di skill, si parla di sviluppo delle persone e gli elenchi di competenze offrono una prospettiva limitante. La vera sfida per organizzazioni e società sta, secondo Logotel, nel creare contesti che abilitino le persone a trasformare le proprie conoscenze e le proprie competenze in comportamenti quotidiani. Negli ultimi anni si sono moltiplicati i cataloghi di skill “a prova di futuro”. Elenchi di competenze che, in teoria, preparerebbero le persone ad affrontare le sfide del mercato. È un tema urgente, perché il mondo del lavoro sta cambiando, sempre più in fretta. In questo numero, Weconomy ha scelto di "uccidere le competenze a catalogo", perché concentrarsi su skill come problem solving o digital literacy è una prospettiva limitante. Il rischio principale è la promozione implicita di forme di apprendimento spersonalizzate, che trascurano i talenti individuali ed eludono la capacità delle imprese di auto-organizzarsi. Per affrontare questioni cruciali per le organizzazioni come lo skill shortage (la mancanza di capacità per affrontare i nuovi lavori) o il reskilling (la necessità di aggiornare competenze datate), Weconomy propone un modello che, a partire dalle persone, crea un ecosistema che trasforma le abilità in qualcosa di naturale: i comportamenti. Le riflessioni su Weconomy sono nate dal confronto con esperti in metodologie di apprendimento, designer, psicologi, imprenditori e sono frutto di un’esplorazione delle dinamiche che motivano le persone ad apprendere e a evolversi. In più, sono state coinvolte realtà di frontiera nel campo dell’intelligenza artificiale, grandi aziende e startup. Questi contributi sono stati contaminati con la visione di esperti di fama internazionale, tra cui ricercatori del World Economic Forum. Il tredicesimo quaderno di Weconomy è distribuito con il numero di gennaio-febbraio 2019 di Harvard Business Review Italia e gratuitamente su weconomy.it, sull’app Android e iOS e in versione podcast.
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