Fincantieri: Fim, governo agisca a tutela interessi

giovedì 10 gennaio 2019
Roma, 10 gen. (AdnKronos) - La Fim Cisl chiede ed auspica "che si concluda positivamente l’iter dell’Antitrust Europeo confermando gli accordi già sottoscritti tra il governo francese e Fincantieri, escludendo ogni strumentalizzazione o condizionamento politico" e "chiede al governo italiano di agire a tutela degli interessi legittimi di Fincantieri che ha dimostrato, se guidata da mani salde e determinate, come l’industria italiana possa essere protagonista in Europa come nel mondo e competere con chiunque". Ad affermarlo in una nota è il segretario nazionale della Fim Cisl, Michele Zanocco in merito sulla vicenda Stx France e dopo che l'8 gennaio l'Antitrust Ue ha accolto la domanda, presentata da Francia e Germania di esaminare la proposta di acquisizione di Chantiers de l’Atlantique da parte di Fincantieri. Un cantiere 'fallito', sottolinea il sindacalista ripercorrendo le tappe della vicenda, "in mano per il 66% ad una società coreana (quindi extra europea), viene messo in vendita mediante un bando di gara internazionale: questa viene vinta da Fincantieri, una società italiana e la maggioranza delle quote azionarie viene assegnata all’Italia con un accordo di mediazione con il governo francese che impedisce ad una società italiana di avere la stessa quota di una extraeuropea. Solo 3 mesi dopo sempre il governo francese si 'rimangia' l’accordo, con l’escamotage del diritto di prelazione, nazionalizzando l’azienda non tanto per tenersela ma per riavviare un’ulteriore mediazione".Ancora 3 mesi, aggiunge Zanocco, "e viene rifirmato un secondo accordo con il governo francese dove Fincantieri ha la metà della quota azionaria ma l’Italia non ha più la maggioranza (mentre ai coreani era concesso). Soli due mesi e gli stessi francesi che hanno sottoscritto l’intesa con la società italiana, affiancati dalla Germania, fanno intervenire l’Antitrust Ue sull’accordo che loro stessi hanno sottoscritto. L’iter europeo non sarà lunghissimo: questo prevede infatti una durata di 25 giorni lavorativi, che sono prorogabili a 90 giorni se gli interessati si offrono di assumere impegni per ridurre la concentrazione".
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