Sud: Ganga (Cisl), passare da crescita stentata a sviluppo

giovedì 8 novembre 2018
Roma, 8 nov. (AdnKronos) - "Negli anni passati abbiamo registrato la discreta crescita del Pil che poi è rallentato. Si è assistito anche a un incremento di occupazione, ma ancora inadeguato ed insufficiente sia in termini quantitativi che qualitativi e comunque sotto di ben 300.000 posti di lavoro rispetto ai dati pre crisi". Ad affermarlo in una nota è il segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga, commentando il Rapporto Svimez. "Il reddito di cittadinanza - spiega-, se saranno efficienti i servizi per l’impiego potrebbe dare qualche temporaneo risultato, ma tutto ciò non fa vivere meglio la popolazione e non determina sviluppo né per il Mezzogiorno né per il resto del Paese che dall’innalzamento delle condizioni economiche e sociali delle regioni meridionali ed insulari trarrebbe grande beneficio. La Cisl da tempo ribadisce che per il Mezzogiorno occorre una strategia complessiva e costante nel tempo". Anzitutto, rileva, "la spesa ordinaria per investimenti deve avere una distribuzione territoriale adeguata e occorre attuare subito e correttamente la clausola del rafforzamento della spesa ordinaria del 34% presente nella attuale e nella precedente legge di bilancio. Va sostenuta la spesa dei fondi europei e quella dei patti per lo sviluppo e del Fondo sviluppo e coesione, attraverso un supporto alla capacità di esitare bandi pubblici di qualità meglio orientati a ridurre i gap produttivi e infrastrutturali".
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