Influenza, picco solo a Natale

martedì 6 novembre 2018
Roma, 6 nov. (AdnKronos Salute) - "L'isolamento del virus A/H3N2 avvenuto a Parma nei giorni scorsi segna l'inizio dei primi casi sporadici di influenza stagionale, dei primi piccoli focolai che però non indicano un'anticipazione dell'epidemia vera e propria. Le previsioni dell'inizio della stagione vera e propria rimangono da Natale, quando ci sarà il picco, in poi. Attualmente, però, sono 200.000 gli italiani già a letto a causa di circa 262 diversi virus simil-influenzali e, sporadicamente, anche di polmoniti". A tracciare il quadro è Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università degli Studi di Milano.I virus 'cugini' circolano facilmente in questo periodo "a causa degli sbalzi termici - spiega l'esperto all'AdnKronos Salute - mentre invece l'influenza 'regna' quando fa costantemente freddo. Nel 3-4% dei casi anche queste infezioni possono dare complicanze gravi come la polmonite. Una malattia che però fa registrare casi anche ad agosto, perché si 'lega' alle infezioni alle vie respiratorie che possono verificarsi anche con il caldo, e da cui per questo bisogna difendersi sempre. Con l'influenza stagionale, naturalmente, le polmoniti poi aumentano di numero e di intensità, mentre quelle provocate da virus cugini sono di solito meno pesanti. In tutto, nel nostro Paese si registrano 150.000 casi di polmoniti ogni anno". Pregliasco ricorda che "c'è tutto il tempo di vaccinarsi contro l'influenza, dato anche che il virus isolato è fra quelli attesi ed è incluso nei vaccini. Non sarà, comunque, una stagione particolarmente pesante".
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