Migranti: Inchiesta Diciotti, ong Ciss deposita memoria a Procura Palermo

martedì 4 settembre 2018
Palermo, 4 set. (AdnKronos) - Cooperazione Internazionale Sud Sud, a mezzo dei suoi avvocati, Giorgio Bisagna e Francesco Billetta, ambedue dell’Associazione Adduma (Avvocati Dei Diritti UMAni), nell'ambito dell'inchiesta sulla nave Diciotti, ha depositato questa mattina una nuova memoria presso la segreteria del Procuratore Capo di Palermo. Nella memoria, si chiede espressamente "di esperire i diritti e le facoltà che il codice di procedura penale assegna alle parti offese e formula una serie di quesiti per i quali si sollecita un approfondimento investigativo".Nel dettaglio vengono approfondite "le criticità già emerse, relative al trattenimento dei migranti sulla Diciotti, sia per quanto attiene al rispetto della normativa nazionale, che quella internazionale, con riferimento, quanto alla prima, al rispetto del Testo Unico sull’Immigrazione, l’eventuale applicazione dell’art 289 ter cp e, quanto alla seconda, ai trattati SaR, alla Convenzione di Ginevra sui Rifugiati e alla CEDU"."Viene inoltre ripercorso il corretto iter procedurale attinente alla POS SaR ed alla catena di comando del Ministero dell’Interno, che, allo stato, apparirebbe essere state violate", dicono i legali. "In concreto, sempre nell’esercizio dei diritti e le facoltà delle persone offese da reato, alla luce della ultratrentennale attività della ONG di assistenza ed empowerment di migranti e “cittadini dei Sud del mondo”, pone i seguenti quesiti - dicono - Se e da chi sia stata dato l’ordine di proibire, lo sbarco dei naufraghi; Se siano state rispettate le procedure operative standard SaR e le competenze del Dipartimento di PS e di quello delle libertà civili e dell’immigrazion; Se, qualora, risultasse l’indebito trattenimento a bordo dei migranti, lo stesso sia stato finalizzato a “costringere un terzo, sia questi uno Stato, una organizzazione internazionale tra più governi, una persona fisica o giuridica o una collettività di persone fisiche, a compiere un qualsiasi atto o ad astenersene, subordinando la liberazione della persona sequestrata a tale azione od omissione”.E ancora: "Se, il prolungato trattenimento a bordo dei migranti a bordo non abbia determinato, o contribuito a determinare, in capo ai “trattenuti” lesioni o malattie del corpo e della mente; Se sia stato legittimo, e non abbia cagionato danno erariale, il distogliere per numerosi giorni, dall’assolvimento della propria missione istituzionale Nave Diciotti; Se, per quanto attiene ai soggetti a stato giuridico militare sia stato eventualmente violato il disposto di cui all’art. 25 numero 2 del Regolamento di Disciplina Militare, e, per quanto attiene al personale della Polizia di Stato, il corrispondente art. 66 comma 2 L. 121/1981 e succ. modifiche e integrazioni".
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