(AdnKronos) - Roma. A marzo crescono import ed export extra Ue rispetto al mese precedente. Per entrambi i flussi commerciali si stima un aumento congiunturale, più marcato per le esportazioni (+4,5%) rispetto alle importazioni (+2,1%). L’incremento congiunturale delle vendite verso i paesi extra Ue è esteso a tutti i raggruppamenti principali di industrie, con l’eccezione dei beni intermedi (-3,9%) e dell’energia (-2,8%). Dal lato dell’import, l’aumento congiunturale è più ampio per l’energia (+5,0%) e i beni di consumo durevoli (+3,8%), di intensità minore per i beni di consumo non durevoli e i beni strumentali (+1,4% entrambi). Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue risulta comunque negativa (-3,4%), con flessioni più accentuate per i beni di consumo non durevoli (-5,6%) e i beni strumentali (-5,2%). Le vendite dei beni intermedi sono invece in lieve aumento (+0,6%). Nello stesso periodo, le importazioni registrano una riduzione dello 0,7%, determinata soprattutto dai beni di consumo non durevoli (-5,5%), beni strumentali (-3,0%) e in misura minore dai beni intermedi (-1,1%). A marzo , le esportazioni sono in diminuzione tendenziale (-2,2% che si riduce a -1,0% eliminando l’effetto prodotto dal diverso numero di giorni lavorativi). La flessione è marcata per i beni strumentali (-5,4%), ma è comunque rilevente per i beni intermedi (-3,7%) e i beni di consumo durevoli (-3,3%). Anche le importazioni registrano una riduzione tendenziale (-0,5% che si riduce a +0,9% dopo la correzione per i giorni lavorativi), determinata principalmente dai beni di consumo non durevoli (-14,5%) e dai beni strumentali (-6,5%).
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