(AdnKronos) - Milano. Sui mercati finanziari internazionali i primi tre mesi dell'anno sono trascorsi sotto il segno dell'incertezza. E anche nel prossimo trimestre le dinamiche "restano incerte e il mantenimento di livelli di volatilità più alti del normale accompagnerà anche i prossimi mesi, impegnando soprattutto nella definizione puntuale della qualità degli asset azionari e nella gestione del timing di entrata ed uscita speculativa sui mercati", si sottolinea nel report mensile di Ambrosetti Am Sim, a cura dell'amministratore delegato Alessandro Allegri. I tentativi ribassisti dei primi tre mesi "hanno da un lato incontrato significative resistenze, ma le reazioni di recupero a oggi mostrate non allontanano il rischio di mantenimento di un clima incerto anche per il trimestre entrante", si spiega nel rapporto. Il quadro macroeconomico di riferimento "non è variato di molto e rimane ancorato, a oggi, ad una crescita sana e sincronizzata fra le diverse aree", anche se il contesto "in cui ci stiamo muovendo sta facendo emergere delle criticità in più che ruotano in particolare attorno alle politiche commerciali dei singoli Paesi chiamati ad affrontare un netto mutamento negli atteggiamenti politici ed economici". In un momento in cui finanza ed economia reale "si stanno reciprocamente e positivamente contagiando l’introduzione di questi nuovi elementi alimenta qualche dubbio in più che, tuttavia, resta confinato, al momento, ad attese di medio termine e non mina un quadro strategico ancora costruttivo". In ogni caso in diverse occasioni i mercati hanno mostrato una "significativa capacità di resistere alle pressioni in vendita", confermando "le attese di stabilizzazione" degli investitori, "supportate da un quadro strategico che non mostra segnali di variazione rispetto alle prospettive di fondo positive". Per Ambrosetti Am Sim nel breve termine sull'azionario si riequilibrano i rapporti tra area euro ed America, si confermano gli asset sui mercati emergenti, in particolare su Turchia e Russia, e si sottopesa il Giappone. A livello settoriale rimane il posizionamento sulle utility, che vengono affiancate da consumi non ciclici e sanità. Sugli strumenti obbligazionari "rimaniamo con un atteggiamento prudenziale privilegiando in questa fase i governativi, sempre a durata contenuta, e ponderando l’esposizione tra area euro ed Usa", si sottolinea dalla casa d'investimento.
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