Edilizia: sindacati, punto comune su contratto o sarà rottura
venerdì 13 aprile 2018
Roma, 13 apr. (AdnKronos) - “O si trova un punto comune o sarà rottura e mobilitazione". E' l'aut aut che arriva dalle federazioni di categoria degli edili di Cgil, Cisl e Uil, in merito alle trattative di rinnovo del contratto nazionale dell’edilizia. “Pur apprezzando il calendario concordato per proseguire il confronto, riteniamo che non sia possibile tergiversare, non c'è più tempo", affermano Emilio Correale, Stefano Macale e Antonio Di Franco, segretari nazionali responsabili di FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil."A quasi due anni dalla scadenza del ccnl siamo giunti ormai di fronte a un bivio: o si riuscirà a trovare nei prossimi giorni e nel perimetro dei punti finora trattati al tavolo dalle parti contraenti, un punto di equilibrio e un adeguato riconoscimento salariale all'altezza dei bisogni dei lavoratori e per consolidare la ripresa, oppure sarà rottura e mobilitazione", dicono i tre segretari. “Abbiamo avuto come sindacato un forte senso di responsabilità a differenza delle nostre controparti, Ance, Coop, Associazioni Artigiane, schizofreniche e non all'altezza. Se si vuole fare sul serio noi siamo pronti, altrimenti altri si assumeranno la responsabilità di una rottura senza precedenti e a questo punto, se per malafede o incapacità, poco ci importa”, concludono Correale, Macale e Di Franco.
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