Sanità: Gallera a medici, inaccettabile non segnalare condotte discutibili
giovedì 12 aprile 2018
L'assessore sugli arresti di Milano, non è pensabile che il giorno dopo gli scandali emerga che molti sapevano
Milano, 12 apr. (AdnKronos Salute) - "Faccio un grande appello ai medici: non è pensabile né accettabile che il giorno dopo gli scandali emerga che molti medici sapevano di azioni discutibili da parte di loro colleghi, e tutto questo non venga mai segnalato ai direttori generali o ai responsabili della prevenzione della corruzione, o alla Direzione generale Welfare". E' il messaggio lanciato dall'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, dopo gli ultimi arresti che hanno colpito la sanità regionale nell'ambito di un'inchiesta per presunta corruzione."E' necessario - evidenzia oggi a margine di un evento organizzato per i 90 anni dell'Istituto nazionale tumori (Int) di Milano - che la classe medica si assuma la responsabilità di emarginare, o di segnalare, chi adotta comportamenti che non sono eticamente corretti e legittimi dal punto di vista professionale"."E' una lotta continua. Anche noi stiamo studiando le carte per capire se le innovazioni che abbiamo introdotto e che stiamo introducendo abbiano avuto dei momenti di non funzionamento", risponde Gallera a chi gli chiede se qualcosa nel sistema dei controlli regionali anti-corruzione non abbia funzionato. "Dalle carte emerge un'azione di Regione Lombardia che ha impedito il dilagare o l'aumentare di azioni" potenzialmente "corruttive, qualora fossero dimostrate, e quindi penalmente rilevanti. Indubbiamente dobbiamo aumentare gli sforzi - precisa l'assessore - Il presidente Fontana l'ha detto con chiarezza. Ci costituiremo parte civile e saremo durissimi e determinatissimi nei confronti di chi ha compiuto azioni penali, che hanno danneggiato i pazienti"."Le ultime azioni che avevamo immaginato - incalza Gallera - come per esempio quella di chiedere se c'erano rapporti tra aziende e i singoli medici, avevano messo in allarme i professionisti, come emerge dalle indagini. Quindi è sicuramente una strada da seguire. Dobbiamo, penso anche chiedendo un contributo alla magistratura, capire quali siano gli altri strumenti che possiamo mettere in campo".Quanto al coinvolgimento nelle indagini dell'ex sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia, Gustavo Cioppa, voluto dall'ex governatore Roberto Maroni per occuparsi di temi legati alla trasparenza e alla legalità, l'assessore sottolinea: "Aspettiamo che il lavoro della magistratura faccia il proprio corso, poi alla fine vedremo. E' chiaro che dobbiamo mettere in campo meccanismi, non legati alle persone, che siano assolutamente impenetrabili e consentano alle strutture della Regione Lombardia di cogliere lì dove si annida il malcostume".
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