Sanità: Cassazione, responsabilità medico non può limitarsi alla sua specialità
martedì 10 aprile 2018
Roma, 10 apr. (AdnKronos Salute) - La Corte di Cassazione, con la sentenza 15178, ha confermato la condanna di un neurologo che, di fronte alle perdite di coscienza della sua paziente, l'aveva tranquillizzata prescrivendole un esame neurologico che aveva dato esito confortante. In questo modo era stato escluso anche, a priori, che gli svenimenti potessero essere di natura cardiologica. Come invece era poi risultato in seguito al decesso della donna. Secondo i giudici "il medico non deve limitarsi a escludere che i sintomi lamentati dal pazienti siano connessi con il proprio campo di intervento, ma deve suggerire approfondimenti in altri settori della medicina". Per la Corte di Cassazione - sottolinea lo StudioCataldi.it - "la diagnosi del professionista, che si era pronunciato esclusivamente per una genesi vagale delle sincopi, determinò il successivo sviluppo degli eventi, con esito infausto per la donna".
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