(AdnKronos) - Al di là delle statistiche, in ogni caso “l’accesso all’energia ed il nesso con la povertà sono una sfida complessa – osserva Leonardi –. Molti segnali positivi sono emersi negli ultimi anni” come la disponibilità di tecnologia solare a costi accessibili con sistemi pay-as-you-go. Ma nonostante ciò, il numero di quanti non hanno accesso all’energia “corrisponde per lo più alla fascia di popolazione mondiale al di sotto della soglia di 2$ al giorno. Probabilmente più che una questione di costo addizionale – i 28 miliardi anno, come riportato dalla IEA - l’elettrificazione del rimanente 8% della popolazione mondiale individua un contesto in cui non compete all’impresa tradizionale intervenire. Scaricare sulle imprese elettriche quello che è di fatto un obiettivo umanitario rischia di rivelarsi un boomerang per lo sviluppo. Al pari rischia di diventare un’operazione che sottrae risorse alle attività umanitarie tradizionali per finanziare uno sviluppo infrastrutturale privo di sostenibilità”, conclude l’analista del REF-E. All’interno del nuovo numero sono pubblicati, inoltre, i consueti commenti tecnici, relativi i mercati e le borse elettriche ed ambientali nazionali ed europee, la sezione dedicata all’analisi degli andamenti del mercato del gas italiano e la sezione di analisi sugli andamenti in Europa, che approfondisce le tendenze sui principali mercati europei delle commodities. La nuova pubblicazione GME riporta, inoltre, come consuetudine, i dati di sintesi del mercato elettrico per il mese di febbraio 2018.
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