Ricerca: l'empatia è 'rosa' ed è scritta nel Dna

mercoledì 14 marzo 2018
Roma, 14 mar. (AdnKronos Salute) - Ci aiuta a creare legami con le persone e influenza il nostro comportamento in circostanze diverse, dal lavoro alle feste di compleanno. E' l'empatia: una caratteristica che, secondo gli scienziati, è in parte scritta nel nostro Dna. Uno studio su 46.000 persone ha infatti scoperto per la prima volta che i geni hanno un ruolo nel nostro essere empatici. E che le donne sono generalmente più empatiche degli uomini. L'empatia ha un ruolo importante nelle nostre relazioni. Ci aiuta a riconoscere le emozioni altrui e ci guida verso una riposta appropriata, ad esempio ci permette di capire quando qualcuno è giù di morale e vuole essere confortato. Secondo l'opinione comune, l'empatia viene sviluppata nel corso dell'infanzia e attraverso le nostre esperienze di vita. Ma in questo nuovo articolo, pubblicato su 'Translational Psychiatry', i ricercatori hanno cercato di quantificare l'influenza dei geni. Ai partecipanti allo studio è stato misurato il "quoziente di empatia" (Qe) attraverso un questionario; inoltre, tutti hanno fornito campioni di saliva per il test del Dna. Gli scienziati hanno quindi cercato differenze nei geni, per spiegare come mai alcuni sono più empatici di altri. Così hanno scoperto che almeno il 10% delle differenze nell'empatia dipende dalla genetica. "Questo - spiega sulla Bbc online Varun Warrier dell'Università di Cambridge, che ha diretto lo studio - è un passo importante verso la comprensione del ruolo svolto dalla genetica nell'empatia. Ma dal momento che solo un decimo della variazione del grado di empatia tra gli individui dipende dalla genetica, è altrettanto importante capire i fattori non genetici".La ricerca ha anche messo in luce differenze tra i sessi. Su un massimo di 80 punti del questionario Qe, le donne hanno ottenuto in media 50 punti, contro 41 per gli uomini. Gli scienziati non sono stati in grado di spiegare questo fenomeno, ma hanno anche scoperto che le differenze genetiche associate a un'empatia minore erano legate a un più alto rischio di autismo. Tuttavia, gli stessi studiosi sottolineano che occorrono ulteriori studi per verificare questo risultato.
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