Ema: Sangalli, Milano può vincere partita, decisione non sia solo politica

Milano, 20 ott. (AdnKronos) - La decisione sulla nuova sede dell'Ema, l'Agenzia europea del farmaco, non deve essere "solo di natura politica", ma deve anche guardare ai fattori sociali ed economici delle città candidate. E Milano, con i suoi punti di forza e con "l'azione corale" delle istituzioni e delle parti sociali può vincere la partita. Lo ha detto Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio e Confcommercio Milano, Lodi e Monza e Brianza, parlando con l'Adnkronos, a margine della presentazione dell’iniziativa 'Sommaruga e il Liberty svelato', per celebrare Giuseppe Sommaruga, architetto, fra gli altri, di Palazzo Castiglioni, sede di Confcommercio Milano. Il Consiglio europeo di oggi a Bruxelles ha affrontato il tema della nuova sede dell'Ema. La decisione finale potrebbe essere politica e favorire i Paesi che non ospitano agenzie europee. "Bisogna fare un discorso serio e non solo di natura politica -ha spiegato Sangalli- ma anche economica e sociale. Il punto di forza di Milano è quello di essere una 'città-mondo' con una pluralità di eccellenze che sanno fare squadra". Ema a Milano "porterebbe 900 collaboratori, 56mila presenze e 60mila voli l'anno. Certamente c'è un importante impatto economico, ma c'è anche la possibilità di accrescere il prestigio internazionale della città e dell'intero Paese".Milano, ha continuato Sangalli, "ha tre carte importanti carte da giocare: la sede che è già pronta, il Pirellone, le ottime infrastrutture e la sua grande capacità di accoglienza". Inoltre a sostegno del capoluogo lombardo c'è "una forte azione corale, una partecipazione di tutti", con il governo e le istituzioni locali "che si sono spesi molto". E quando "istituzioni e parti sociali si mettono insieme per giocare la partita, allora questa partita si può vincere. Si è ricreato lo spirito di Expo: tutti insieme per vincere".