Caso Yara: giudici appello, Dna Bossetti su vittima è firma omicidio
lunedì 16 ottobre 2017
Brescia, 16 ott. (AdnKronos) - "La traccia genetica costituita dal profilo genetico nucleare dell'imputato viene a costituire la firma dell'omicidio della povera Yara". E' quanto scrivono i giudici d'appello nelle motivazioni con cui hanno condannato all'ergastolo Massimo Bossetti per il delitto di Yara Gambirasio. La presenza del Dna, proprio in corrispondenza di una ferita sul corpo della vittima, "non trova altra spiegazione se non quella che l'aggressore-omicida abbia rilasciato la propria traccia genetica al momento del ferimento", evidenzia la corte.Il Dna - probabilmente sangue del muratore di Mapello - trovato sulle mutandine e i leggings di Yara, per la sua collocazione, "dimostra inequivocabilmente -rimarcano i giudici- che sia stato deposto dall'autore del crimine". Un elemento che da solo ha "piena valenza di prova" e il cui risultato dimostra "al di là di ogni ragionevole dubbio, l'ipotesi accusatoria secondo la quale Massimo Bossetti è l'autore dell'omicidio di Yara Gambirasio". In tal senso per i giudici d'appello, la richiesta della perizia da parte della difesa dell'imputato deve ritenersi "assolutamente superflua e non necessaria ai fini della decisione".
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