Roma, 5 ott. (Adnkronos/Labitalia) - No a gli ulteriori 600 esuberi annunciati da Ericsson in Italia entro giugno 2018. E' il grido che arriva dagli oltre 300 lavoratori Ericsson che questa mattina, in corrispondenza dello sciopero programmato in tutta Italia, sono in presidio sotto il ministero dello Sviluppo economico. I 600 esuberi annunciati si aggiungono, attaccano i sindacati Slc Cgil - Fistel Cisl - Uilcom Uil che hanno proclamato sciopero e presidio, agli oltre 250 licenziamenti attuati finora. "L'azienda -spiega a Labitalia Massimo Rota, della Slc Cgil, dal presidio sotto al Mise- parla di esuberi strutturali, e questo rende difficile sperare di evitare soluzioni traumatiche". "Noi vogliamo evitare i licenziamenti -insiste Rota- con gli strumenti disponibili, dagli ammortizzatori ad altro. Siamo disponibili al confronto vogliamo evitare soluzioni traumatiche. Adesso aspettiamo di sentire cosa ha da dire la delegazione che è stata ricevuta al Mise".
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