Palermo: bimba in ospedale con lesioni, arrestata la madre

lunedì 3 luglio 2017
Palermo, 3 lug. (AdnKronos) - E' finita in carcere per maltrattamenti e lesioni gravi la giovane madre della bambina di un anno e mezzo finita in ospedale una settimana fa con gravi lesioni cerebrali ed ematomi su tutto il corpo. La donna, F.R.V. è accusata anche di lesioni nei confronti dell'altra figlia, di due anni e mezzo, anche lei finita in ospedale qualche giorno prima per lesioni. Il pool fasce deboli della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo ha chiesto al Gip l'arresto della giovane "sulla base degli elementi di reità a carico della stessa rilevati anche grazie al contenuto delle testimonianze rese da numerose persone informate sui fatti, che hanno assistito a diversi episodi di violenza, sia fisica che psicologica, nei confronti delle bambine in arco temporale significativo ben più ampio del mese di giugno 2017”.Le attività di indagine sono scaturite a seguito del ricovero il 15 giugno della più grande delle sorelle di 2 anni e mezzo, presso il pronto soccorso dell’ospedale di Partinico (Palermo) per un trauma facciale e la frattura scomposta di entrambi i polsi. Ad accompagnare la bambina presso il pronto soccorso era stata la nonna, la quale, come successivamente accertato, ospitava abitualmente per periodi di circa 20 giorni al mese la nipote presso la propria abitazione nel comune di Balestrate.Secondo la versione fornita dalla donna sulla base di quanto comunicato dalla madre della bambina, quest’ultima si sarebbe procurata i traumi al viso ed ai polsi rovinando al suolo a seguito di una caduta accidentale mentre era intenta a giocare nel cortile dell’abitazione dove conviveva con la madre ed i familiari del compagno (sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari) in un quartiere popolare del comune partinicese. La successiva attività di escussione testimoniale ha permesso "di rilevare elementi utili a documentare episodi di violenza commessi dall’indagata nei confronti della figlia, evidenziando in particolar modo come la donna avesse deliberatamente deciso di non portare la bambina in ospedale perché timorosa delle possibili iniziative che le Autorità avrebbero potuto prendere dopo aver constato lo stato di salute complessivo in cui versava la stessa".
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