Mafia: Putin non deporrà al processo trattativa

giovedì 29 giugno 2017
Palermo, 29 giu. (AdnKronos) - Vladimir Putin, il Presidente della Russia, non deporrà al processo sulla trattativa tra Stato e mafia. Lo ha deciso il Presidente della Corte d'Assise di Palermo Alfredo Montalto, respingendo la richiesta dell’avvocato Basilio Milio, difensore dei generali dei carabinieri, Mario Mori e Antonio Subranni, imputati per minaccia a corpo politico dello Stato. Milio, nella scorsa udienza, aveva spiegato che la deposizione dei Putin si renderebbe necessaria qualora la corte dichiarasse ammissibili le dichiarazioni del boss Giuseppe Graviano che, tra le altre cose, parla della strage di Capaci. Parte delle intercettazioni di Graviano oggi sono state ammesse dalla Corte d'assise, ma su Putin Montalto ha posto il veto. No anche alla deposizione del magistrato Ilda Boccassini. “Qualora le intercettazioni di Graviano venissero ammesse si rende necessaria l’audizione della dottoressa Ilda Bocassini – aveva detto Milio – che a proposito delle indagini su via D’Amelio aveva segnalato l’inattendibilità del pentito Scarantino. Ma poiché Graviano parla di Borsellino e Falcone, su Capaci e sui moventi delle stragi, vogliamo scoprire se vi sia anche l’indagine che in quell’epoca Falcone conduceva con il procuratore russo Stefankov sui fondi neri del Pds e provenienti dal Pcus”.
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