Amministrative: Ricci, discutiamo pure ma su numeri veri
mercoledì 28 giugno 2017
Roma, 28 giu. (AdnKronos) - "Non si possono utilizzare numeri sbagliati per dimostrare che servono le alleanze o per enfatizzare il risultato delle elezioni amministrative. Intanto non si possono paragonare risultati del 2012 con quelli del 2017, 5 anni fa non c'era il tripolarsmo e i 5 Stelle si erano appena affacciati sulla scena nazionale con la sola ed eccezionale vittoria di Parma. I ballottaggi avvennero in schema ancora bipolare con un centrodestra al minimo storico dopo la caduta del governo Berlusconi". Lo scrive su Facebook il responsabile Enti Locali Pd, Matteo Ricci."Inoltre, non si possono mischiare le mele con le pere. Ovvero i voti del Pd alle politiche o alle europee con quelli alle comunali. Come tutti sanno, alle comunali, ci siamo presentati da sempre con le liste civiche, in particolare quelle del candidato a sindaco. Infatti, Youtrend alla fine del primo turno pubblica un grafico riassuntivo con centrosinistra al 37%, sinistra al 7%, centro destra 32%, 5 Stelle 9%. Da qui si denota che gli unici veri sconfitti sono i 5 Stelle che hanno partecipato a pochissimi ballottaggi", osserva."Ai ballottaggi c'è stata un'evidente avanzata del centrodestra che ci ha strappato Comuni importanti e storici. Ma nonostante questo, vinciamo nella maggioranza dei Comuni al voto (con belle vittorie in Veneto, Puglia e Campania) e, sulla popolazione rappresentata, c'è un sostanziale pareggio con il centrodestra".
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