Bakari, arriva in enoteca il vino 'socialmente spensierato'
venerdì 23 giugno 2017
Venezia, 23 giu. (Labitalia) - Sono diciannove i locali che i fondatori della nuova linea di vini di Bakari hanno scelto per presentarsi ai bevitori "socialmente spensierati". Il bacaro a Venezia è la tipica osteria veneziana dove scegliere vini in calice (ómbre) e piccoli spuntini (cichéti), ma è soprattutto sinonimo di fare festa. Da domani, sabato 24 giugno, a sabato 8 luglio, il pubblico potrà quindi conoscere e assaggiare in anteprima i vini nei locali selezionati al costo consigliato di 3 euro.I locali coinvolti sono: Bacaro Risorto di Venezia; Estro - Vino e Cucina di Venezia; Osteria Plip di Mestre (Ve); DiningRoom di Mestre (Ve); Ristorante Local di Venezia; Hotel Pensione Wildner di Venezia; Misticanza 54 di Monselice (Pd); Abituè Treviso di Treviso; Assaggi&Beccofino di Mogliano Veneto (Tv); Il Punto della bice di Rovigo; Ca' Bottona di Costermano (Vr); Ai Troeggi di Genova; Banco vini e alimenti di Torino; Ristorante Consorzio di Torino; XI Comandamento di Ferrara; Enoteca Pisacane di Cervia (Ra); Viva di Trieste; Vinello di Milano; Pura Vida di Mantova.Bakari nasce dal desiderio di cinque professionisti del mondo del vino di creare un’offerta che non c’era. “Volevamo una linea di vini - spiega Raffaele Bonivento, leader del progetto - naturali, fatti bene, a un costo accessibile che rispondessero a dei requisiti specifici: di facile beva, democratici ma non concettuali, laici e frivoli, privi di sovrastrutture etiche e culturali. In poche parole, vini buoni e naturali alla portata di tutti”. L’esperienza che ha fatto nascere questo progetto è quella di: Raffaele Bonivento, un passato in Vinnatur e Porthos, oggi è selezionatore di vini e presidente di Meteri, giovane realtà affermata nel mondo del vino naturale; Damiano Peroni, enologo che da oltre dieci anni lavora come consulente per aziende agricole; Stefano Menti, vignaiolo dell’azienda di famiglia a Gambellara che lavora in regime biodinamico ed è interprete della Garganega vinificata spontaneamente; il ristoratore Luca Fullin, fondatore di Meteri, oggi ideatore e proprietario del Local, realtà emergente della ristorazione veneziana; Emanuela Tortora, sommelier e illustratrice che si è occupata delle etichette. Il nuovo marchio si presenta sul mercato con tre vini: Bianco, Rosso, Confondo. Sono stati selezionati produttori che aderissero a criteri precisi e condivisi. In particolare, i vini sono tutti non filtrati, prodotti in quantità limitate, con l’indicazione di anidride solforosa in retroetichetta. Le uve vengono acquistate da produttori in regime biologico, biodinamico o in conversione verso questi regimi.
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