Banche venete: sindaci Vicenza e Treviso, conseguenze negative per Paese
venerdì 9 giugno 2017
Vicenza, 9 giu. (AdnKronos) - "Signor Presidente, la chiamavano la locomotiva del Nordest, un sistema economico territoriale che ha generato ricchezza per l'intero nostro Paese e che ha piene potenzialità per continuare a farlo. La crisi di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca rischia però di compromettere la capacità di sviluppo di questo nostro straordinario territorio, con conseguenze negative per l'Italia". Inizia così la lettera-appello che i sindaci di Vicenza e di Treviso, Achille Variati e Giovanni Manildo hanno inviato oggi al presidente del Consiglio"Mentre sono in corso le necessarie indagini della Magistratura atte ad individuare le responsabilità, mentre le banche devono fare pulizia e riaffermare il principio di responsabilità per ricostruire credibilità e fiducia, mentre va alimentata una rappresentazione unitaria del Veneto con una concertazione tra soggetti che creano lo sviluppo con una connessione tra politica e mondo produttivo, serve una chiara azione del Suo Governo", sottolineato i due sindaci."A lei, signor Presidente, chiediamo: che il Governo confermi che non abbandonerà in nessun caso le banche venete a un destino di fallimento; che il suo Governo forzi con l'Europa affinché sia autorizzato un intervento precauzionale da parte dello Stato su queste banche, ridefinendo gli equilibri economici e finanziari necessari al salvataggio; e che, qualora non si riuscisse a trovare con l'Europa una soluzione condivisa, il Governo trovi comunque altre strade atte ad evitare la risoluzione delle due banche, agendo come pivot istituzionale con il necessario supporto della Regione, dei territori e degli imprenditori veneti".
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