Lavoro: Visco, eredità più dolorosa crisi, questione centrale

mercoledì 31 maggio 2017
Roma, 31 mag. (AdnKronos) - "E' soprattutto nel mercato del lavoro che vediamo l'eredità più doloroso della crisi: nel 2014 il tasso di disoccupazione è stato pari a quasi il 13 per cento, più del doppio che nel 2007; quello dei giovani, tra i 15 e i 24 anni, dal 20 ha superato il 40 per cento; i valori sono più alti nel Mezzogiorno". E' alla luce di questi numeri che il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, sottolinea, in un ampio capitolo delle sue Considerazioni finali su 'Lavoro e Crescita' come "la questione del lavoro è centrale" e "riguarda l'integrazione sociale e la stessa identità personale". In questi anni, "si è ampliato il divario tra la qualità degli impieghi offerti e le aspirazioni dei lavoratori: la quasi totalità degli occupati dipendenti a termine vorrebbe un contratto permanente; due terzi dei lavoratori a tempo parziale desidererebbero un impiego a tempo pieno, contro il 40 per cento dieci anni. Sono peggiorati - sottolinea Visco . gli standard di vita delle famiglie, soprattutto di quelle disagiate". Per Visco, la questione del lavoro "sul piano economico non va vista solo come un problema congiunturale: il potenziale di crescita dell'economia dipende dalla quantità e dalla qualità della forza lavoro e dalla capacità del sistema produttivo di darle un impiego adeguato. Le tendenze demografiche e tecnologiche giocano un ruolo importante, che si accrescerà negli anni a venire".
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