Start up: la finanza scommette su biotech ed healthcare (2)

mercoledì 29 marzo 2017
(AdnKronos) - Rispetto alle start up, "numericamente l'Italia è messa abbastanza bene, la sua è una situazione comparabile con quella degli altri Paesi europei" spiega all'Adnkronos Riccardo Palmisano, presidente di Assobiotec. "Il problema oggi è ancora rappresentato dalla dimensione. Le nostre imprese sono oggi ancora veramente piccole o microscopiche e fanno fatica a crescere e reggere la competizione nel mercato internazionale e, dunque, sostanzialmente a raggiungere quei capitali che da start up le portano a diventare delle vere aziende".Ed è in questa fase che diventa importante il supporto della finanza: "intervengono innanzitutto i Business Angels che provvedono a investimenti quantitativamente non importantissimi, che vanno dalle centinaia di migliaia di euro al milione o due, ma sono fondamentali accompagnatori che hanno capacità e competenze per vedere il potenziale delle start up".Proprio in Italia "è recentemente nato un gruppo di Business Angels specializzati nella biotecnologia. Un passo importante. Il secondo, è quello dei venture capital che sono certamente l'interlocutore principale. Quello che oggi manca in Italia - rileva Palmisano - è un grande gruppo di investitori molto specializzati ma qualcosa si sta muovendo anche da noi".
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