Eni: Descalzi, stima produzione in Messico può aumentare

mercoledì 29 marzo 2017
Ravenna, 29 mar. (AdnKronos) - "Noi avevamo stimato in questa struttura, all’inizio, 800 milioni di barili di petrolio. Avendo trovato dei livelli che non ci aspettavamo, pensiamo che queste stime possano essere portate a un aumento". Ad affermarlo è l'ad di Eni, Claudio Descalzi, in merito al successo esplorativo della prima perforazione nell'offshore del Messico del pozzo Amoca-2.Questa scoperta in Messico, sottolinea l'ad del gruppo petrolifero italiano a margine dell'Omc 2017, "è stata importante perché noi ci aspettavamo di trovare olio poco viscoso, quindi buono, ma un po' pesante. Abbiamo trovato dei livelli nuovi molto interessanti e molto spessi di olio buono, leggero, poco viscoso e quindi con grande produttività. Ci sono tre-quattro grosse strutture, questa è la prima. Faremo un altro pozzo, poi un altro ancora", rileva Descalzi.Quello che è giudizioso fare, aggiunge l'ad di Eni, "è aspettare il prossimo pozzo e ancora l’altro pozzo e poi, a quel punto, riuscire a capire quanto abbiamo in mano. Il mio obiettivo -sottolinea- è fare qualcosa come abbiamo fatto in Egitto, in Congo, in Angola, in Ghana: lavorare per fasi. Con questa scoperta al prossimo pozzo riuscire già a fare una accelerazione. Il nostro modello è andare a lavorare vicino a installazioni esistenti, in situazioni semplici, poco complesse, dove ci possa essere un’accelerazione".
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