Pazzini (Furnichannel.com): "Colmare il gap digitale nel settore design"

martedì 28 marzo 2017
Milano, 28 mar. (Labitalia) - "L'e-commerce quest'anno è cresciuto del 40% ed è facile ipotizzare che permeerà le nostre vite da consumatori in modo sempre crescente nei prossimi anni. Al contrario, le aziende dell'arredo italiano hanno un livello di digitalizzazione molto basso. Solo il 2% di loro ha un'e-commerce. Furnichannel nasce per colmare questo gap in modo professionale e specialistico". Così Tiziano Pazzini, fondatore di Furnichannel.com insieme ad Alberto Galimberti, spiega a Labitalia come è nata l'idea della piattaforma omnichannel dedicata al settore del design e dell’arredo."Acquistare mobili - precisa Tiziano Pazzini - non è come comprare una borsa o una t-shirt. Il processo d’ acquisto del cliente è diverso, così come i suoi bisogni e le sue attese; persino la logistica e le tecniche di comunicazione sono differenti. Per questo, abbiamo creato Furnichannel.com, per dare alle aziende del settore un boost grazie a una piattaforma creata appositamente per loro. Sono anni che stiamo sviluppando questi progetti con le aziende e la piattaforma è il fiore all’occhiello che mancava"."Grazie al team di supporto che accompagna il brand in tutti gli aspetti di digitalizzazione dell’assortimento, di graphic ux e store management, tutto diventa incredibilmente semplice. La ripresa economica passa anche da qui, dando l’opportunità alle aziende del nostro settore di accedere alle vendite che l’online garantisce”, sottolinea. I numeri danno ragione all’intuizione di Pazzini e Galimberti. Secondo gli ultimi dati presentati dalla Fondazione Altagamma, il 6% della popolazione italiana acquista esclusivamente online. Un dato in crescita che va di pari passo con quel 31% che sceglie online per poi acquistare in negozio. Ma i fondatori di Furnichannel.com non temono la concorrenza. "La mia esperienza - ammette Pazzini - mi ha insegnato a gareggiare sempre con me stesso e con la mia azienda. Se facciamo bene noi, raggiungiamo gli obbiettivi prefissati". Di certo, il made in Italy è ancora un valore aggiunto nel settore. "Per uno straniero - osserva - acquistare italiano significa ancora acquistare un sogno. Un prodotto creato artigianalmente a migliaia di km di distanza, esteticamente meraviglioso, ed è così". E agli aspiranti startupper Pazzini manda un messaggio: "Credo che ognuno di noi deve seguire i propri sogni a tutti i costi. Non è importante il punto di arrivo, ma il percorso che facciamo, così anche esperienze finite male aiutano ad accrescere il nostro bagaglio culturale e personale, oltre alla nostra esperienza lavorativa". In vista del Salone del Mobile, dice ancora, "saremo impegnatissimi nei prossimi giorni nel supportare i nostri brand partner nel momento forse di massima visibilità del settore". "Siamo molto contenti della strada percorsa fino ad ora, ma siamo anche consapevoli che le nostre ambizioni richiederanno ancora tanto lavoro per essere soddisfatte. Nei prossimi mesi, infatti, continueremo, da una parte, lo sviluppo tecnologico della piattaforma per dare servizi sempre più innovativi e, dall'altra, proseguiremo un lavoro di sviluppo commerciale rivolgendo la nostra attenzione anche all'estero, in paesi pesi come Germania o Inghilterra", conclude.
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