Ue: Prodi, più velocità non significa chiusure

venerdì 17 marzo 2017
Roma, 17 mar. (AdnKronos) - "Non vogliamo un'Europa a più velocità con chiusure, ma che sia l'esperimento del nuovo che con il suo successo rende possibile a tutti in un momento successivo di parteciparvi". Lo ha affermato Romano Prodi, intervenendo alla Camera alla Conferenza dei presidenti dei Parlamenti dell'Ue."Non sarà un cammino breve, non sarà un cammino facile. Ma già nel passato -ha ricordato l'ex presidente della Commissione- abbiamo dimostrato con l'euro, con tanti esperimenti di trasformare le stesse fondamenta dello Stato moderno. Il compito è quello di andare avanti nella trasformazione dello Stato, ma portandolo verso pace e cooperazione, attribuendo un aspetto sovranazionale a quell'aspetto nazionale a cui continuiamo ad essere profondamente legati. Io mi sento profondamente italiano ed europeo, credo che tutti i presenti si sentano appartenenti alla propria nazione e allo stesso tempo orgogliosi di essere insieme a sfidare il mondo. E' il momento di sentirsi membri dei nostri Paesi e insieme membri dell'Unione europea"."L'anniversario che ora celebriamo -ha concluso Prodi- è solo in parte rivolto al passato, ma deve essere soprattutto un passaporto per entrare da protagonisti nel mondo futuro, l'Europa se lo merita".
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