Mattarella: dibattito sia meno aggressivo per non deprimere democrazie (2)
giovedì 16 marzo 2017
(AdnKronos) - "Vedere il dibattito politico -ripeto, non parlo dell'Italia- che si esprime attraverso aggressività vicendevoli, attraverso la ricerca degli slogan più efficaci per danneggiare l'avversario con l'unico obiettivo di conquistare qualche voto in più, è una depressione della democrazia. Il confronto e la diversità di posizione non è incompatibile con il rispetto reciproco, che appartiene invece a quel patrimonio comune di fondo che bisognerebbe coltivare e preservare sempre". A sollecitare la riflessione del Capo dello Stato, la domanda di una studentessa che gli chiedeva se sia possibile immaginare un’alleanza politico-istituzionale 'che vada oltre le barriere politiche'. "Interpreto ‘alleanza’ -la risposta di Mattarella- non nel senso di formule politiche -sulle quali non potrei dire nulla naturalmente- ma nel senso di sentirsi legati da qualcosa. E non c'è dubbio che è indispensabile sentire, al di là delle differenze, al di là dei programmi politici diversi, al di là della dialettica e delle contrapposizioni, al di là del fatto che uno la pensa in un modo e uno in un altro (ovviamente in Parlamento si confrontano posizioni differenti), vi sia comunque qualcosa in comune, un comune patrimonio di fondo che lega tutti, senza il quale non ci sono le basi per un buon funzionamento della democrazia". "Quindi ciò che quelle parole di Aldo Moro mi fanno ricordare è che occorre sempre tenere presente che la differenza di posizioni è preziosa perché è il sale della democrazia. Il confronto delle opinioni è ineliminabile, indispensabile. Ma per essere confronto di opinioni -è la conclusione del Capo dello Stato- deve essere appunto di opinioni, di proposte, di programmi, di soluzioni indicate in maniera alternativa. Tutto questo è compatibile con la percezione che vi è qualcosa al fondo che unisce tutti".
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