Sipcam-Oxon, prima realtà multinazionale agrochimico

lunedì 6 marzo 2017
Milano, 6 mar. (Labitalia) - Sipcam e Oxon, annunciando i dati preliminari del bilancio consolidato del 2016, confermano che le due società sono la prima realtà multinazionale italiana e 15esima al mondo del settore agrochimico. Sipcam, cui fanno capo la formulazione e la distribuzione di agrofarmaci, fertilizzanti e sementi, ha conseguito una crescita significativa realizzando nel 2016 ricavi per 280,6 milioni di euro (+7% rispetto al 2015), con un margine operativo lordo (ebitda) di 37,8 milioni di euro, pari al 13,5% ricavi. Il margine operativo netto (ebit) è risultato di 31,3 milioni di euro pari all’11% sui ricavi, con una crescita rispetto al 2015 di oltre 13 milioni di euro. Per quanto riguarda Oxon, società attiva nella sintesi di principi attivi per agrofarmaci e di intermedi chimici, ha consolidato nel 2016 i propri risultati registrando ricavi per 195,7 milioni di euro (+2% rispetto al 2015) con un ebitda di 20,9 milioni di euro pari al 10,7% e un ebit pari a 13,3 milioni di euro. Le due aziende ricordano, inoltre, il completamento del nuovo impianto produttivo presso lo stabilimento di Mezzana Bigli (Pavia) che consentirà dal 2017 l’inizio della commercializzazione di un nuovo principio attivo. "I risultati -afferma Giovanni Affaba, amministratore delegato di Sipcam-Oxon- sono da leggersi in maniera ancora più positiva in quanto il mercato ha registrato segnali di contrazione; crescere in un mercato calante evidenzia la bontà delle scelte strategiche implementate negli ultimi anni e pone le basi per un futuro altrettanto roseo"."La nostra politica di crescita -dichiara Nadia Gagliardini, presidente di Sipcam-Oxon- prosegue in un’ottica di sostenibilità sia a livello di portafoglio prodotti che di presenza nei maggiori mercati mondiali. Anche nel 2016 abbiamo realizzato importanti investimenti, materiali e immateriali e il rafforzamento del dollaro americano pone le nostre produzioni italiane in grado di recuperare maggiore competitività rispetto a quelle asiatiche". "Aver sofferto negli anni passati -sottolinea- mantenendo gli stabilimenti produttivi in Italia si sta dimostrando una scelta vincente in una visione di medio-lungo termine".
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