8mar: Serenella Antoniazzi, dal baratro al rilancio, con fondo salvaimprese
domenica 5 marzo 2017
Venezia, 5 mar. (AdnKronos) - Come l'Araba Fenice, Isabella Antoniazzi, imprenditrice cinquantenne di Concordia Sagittaria, in provincia di Venezia, non si è arresa di fronte al pericolo di veder fallire la propria azienda, ha reagito, stringendo i denti ed i pugni, e facendo della sua condizione di imprenditrice sull'orlo del baratro un'opportunità per rilanciarsi, e da questa reazione ha anche scritto un libro “Io non voglio fallire”, mettendo nero su bianco la sua storia fatta di pericoli, rivincite e tanto coraggio per far rivivere la sua attività artigianale messa a rischio dal fallimento del suo più importante cliente diventato ormai monopolista, che nel 2012 le ha lasciato un credito insoluto molto consistente. "Sono entrata in azienda, la Aga, una snc fondata da mio padre e mio zio nel 1972. Giovanissima, a 18 anni, ho acquistato la parte di mio zio e fino al 2008 le cose filavano bene, fino alla crisi generale, e al 2013 quando il nostro cliente più importante ha dichiarato fallimento, ha chiuso, lasciando 25 milioni di euro di debiti verso imprese, dipendenti e banche. Azienda rinata subito dopo con un nuovo nome", spiega all'Adnkronos.
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