Eutanasia: don Pegoraro, contro il suicidio potenziare le cure palliative

mercoledì 1 marzo 2017
Padova, 1 mar. (AdnKronos) - "Il suicidio di una persona è sempre una sconfitta per la società, che deve fare di tutto per potenziare le cure palliative. Il malato grave deve essere liberato dal dolore. Certo, poi, ogni caso va valutato a sè, perchè entriamo in una materia complessa: nel vissuto e nelle esperienze personali di un individuo". Così, all'Adnkronos Don Renzo Pegoraro, sacerdote padovano e medico esperto di bioetica, cancelliere della Pontificia Accademia per la vita, commenta i casi di questi giorni.Don Pegoraro spiega che "di fronte a casi di malattie gravi la società deve dare una risposta che non riguarda solo il fisico, ma anche l'assistenza psicologica. Poi, la medicina, che in questo campo ha fatto notevoli progressi, è chiamata a garantire le cure migliori, per esempio il dolore oggi può essere eliminato e nel momento della terminalità si può somministrare la sedazione profonda. Ma, ripeto, servono il supporto psicologico, umano, spirituale e l' accompagnamento. Quando ci sono queste risposte, i malati non si lasciano andare alla disperazione, ma lottano per la guarigione, o almeno un miglioramento e quando la fine diventa ineluttabile, si preparano con serenità perché ogni istante è vissuto con una qualità di vita accettabile".
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.