Taxi: Parisi, politica subisce ricatto dei violenti (2)

mercoledì 22 febbraio 2017
(AdnKronos) - Una cosa, scrive il leader di Epi, è "protestare contro la concorrenza sleale di attività di trasporto pubblico svolte fuori dalle regole (Uber Pop)"; altra cosa è "l'ottuso e violento contrasto contro una norma che riguarda gli Ncc e che non ha nulla a che vedere con i principi della concorrenza". Molti tassisti lo sanno: "Molte aziende e cooperative di taxi sanno che la concorrenza si batte con la qualità del servizio e con l'innovazione tecnologica, che nel trasporto urbano può dare vantaggi straordinari".In ogni caso "gli interessi generali del Paese devono prevalere su tutto il resto. La qualità e l'efficienza del trasporto pubblico urbano sono una priorità per la competitività della nostra economia". E "chi opera nel trasporto pubblico locale deve avere a cuore l'interesse generale. Una gestione della mobilità urbana fluida e efficiente è una opportunità di lavoro e di efficienza per tutti". E "il fatto che il ministro dei Trasporti abbia ceduto al ricatto dei violenti e abbia trattato in presenza di una manifestazione violenta e non autorizzata - conclude Parisi - è un ennesimo precedente gravissimo che getta ulteriore drammatico discredito sulle nostre istituzioni".
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