Treviso, 14 feb. (AdnKronos) - "Voglio dormire fino all'arrivo della morte, senza più soffrire": è stata questa l'ultima volontà di Dino Bettamin, 70 anni, di Montebelluna da cinque malato di Sla. E la sua richiesta è stata assecondata con una sedazione profonda palliativa. L'uomo è morto ieri pomeriggio. E il suo "è il primo caso di sedazione profonda somministrata a un malato di Sla, mentre è una prassi consolidata per i malati oncologici terminali", spiega all'Adnkronos Anna Tabarin di 'Curaconcura", l'associazione di infermieri che seguiva da due anni Dino. "Non c'entra nulla con l'autanasia - sottolinea Anna Tabarin - Tanto che Dino non ha nemmeno chiesto che gli fosse staccata la respirazione artificiale, e l'idratazione non è stata sospesa fino a dopo la morte che è sopraggiunta per un arresto cardiaco naturale". "E' il primo caso in cui un paziente esprime una volontà così limpida e cristallina che gli venga somministrata la sedazione profonda, ed è stata espressa dopo un approfondimento etico e culturale molto lungo, durato due anni - sottolinea l'assistente sanitaria -dalla diagnosi del 2012 non si è mai arreso, nemmeno quando, due anni fa, era stato dimesso dall’ospedale come malato terminale con una aspettativa di vita di 15 giorni. Noi abbiamo iniziato ad assisterlo allora".
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