Congresso nazionale Dop e Igp a Bagheria, focus su ruolo Aicig

venerdì 27 maggio 2016
Palermo, 27 mag. (Labitalia) - Formazione, rapporti con le istituzioni e sostegno alle attività svolte dai Consorzi: questi gli ambiti in cui Aicig ha e continuerà ad avere un ruolo fondamentale nel prossimo futuro. Se ne è parlato durante il Congresso nazionale delle Dop e Igp a Bagheria (Palermo), che ha di fatto rappresentato l'evento celebrativo del decennale dell'Associazione italiana Consorzi Indicazioni geografiche, i cui soci sono saliti in pochi anni da 25 a 60, testimoniando di fatto il ruolo di fondamentale importanza che viene ad essa riconosciuto nella difesa degli interessi dei Consorzi soci sia sul piano nazionale che internazionale."Dieci anni di attività - ha commentato il presidente di Aicig, Giuseppe liberatore - contraddistinte da risultati positivi che invitano a continuare il percorso avviato: abbiamo iniziato con l'adesione di 25 Consorzi, adesso siamo 60, rappresentiamo 62 prodotti per un fatturato stimato di 13,2 miliardi"."In questo congresso nazionale abbiamo ci siamo misurati su varie tematiche - ha aggiunto - e i tavoli di lavoro costituiti per la prima volta a margine di questa assemblea sono una modalità di confronto che ha già prodotto importanti risultati, tracciando i temi su cui lavorare anche in futuro".L'incontro a Villa Ramacca si è svolto alla presenza dei presidenti e direttori dei Consorzi arrivati da tutta Italia e delle istituzioni locali e nazionali. Il Congresso, moderato dal segretario di Aicig, Leo Bertozzi, ha avuto tra i relatori Salvatore Martorana del Consorzio di Tutela dell'Olio Val di Mazara, Riccardo Deserti del Parmigiano Reggiano, Stefano Fanti del Prosciutto di Parma e Stefanno Fontana del Gorgonzola e ha visto la partecipazione, tra gli altri, del direttore di Qualivita, Mauro Rosati, della rappresentante della Commissione europea, Ines Seront, del direttore di OriGIn, Massimo Vittori, e del responsabile Cnaol, Paul Zindy. Durante la due giorni, si è tenuta l'Assemblea dei soci: i partecipanti si sono riuniti in tre tavoli di lavoro dedicati ad alcune tematiche di grande attualità, come l'evoluzione del sistema sanzionatorio, lo sviluppo dell'iter e del riconoscimento delle Ig e l'etichettatura dei prodotti garantiti. Tematiche che sono state riprese e approfondite altresì nel convegno, facendo emergere interessanti prospettive soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo del sistema sanzionatorio e il suo efficientamento, con la proposta di rivedere nel complesso il regolamento rispetto alle norme comunitarie, attualizzarlo ai prodotti odierni, renderne più chiara l'applicazione e aggiornare le sanzioni vere e proprie sia dal punto di vista procedurale che sostanziale, oltre che snellire il sistema di vigilanza con criteri definiti autonomamente ma stabiliti per decreto.In merito all'iter da seguire per i Consorzi di tutela di nuova costituzione, si è posta l'attenzione, in particolare, sulla tempistica di allineamento alla normativa cui sono sottoposti i Consorzi già riconosciuti: un massimo di cinque anni di tempo per organizzarsi ed essere equiparati sotto tutti gli aspetti a quelli già in essere, durante i quali saranno portate avanti regolarmente tutte le attività cui un Consorzio è deputato senza tuttavia essere sottoposti agli adempimenti di legge al pari di una start up.Per quanto riguarda l'etichettatura, infine, tre sono in particolare i punti emersi su cui lavorare: l'origine del prodotto, maggiori informazioni in etichetta a disposizione del consumatore - soprattutto per i prodotti di importazione - e la proposta di una etichetta unica con una linea comune in cui viene ripartito uno spazio ipotetico sulla stessa per il 50% alla denominazione di origine e il restante 50% al marchio privato produttore. Una soluzione che potrebbe portare a una maggior valorizzazione del prodotto Dop o Igp sullo scaffale rispetto al similare.Durante il congresso, inoltre, il direttore di Qualivita, Mauro Rosati, ha sottolineato l'importanza del ruolo di Aicig per il mondo consortile: "Spesso i Consorzi sono visti più come problema che come opportunità. Serve una riflessione culturale sul ruolo dei Consorzi, sulle loro funzioni e sulla necessità di strutture di questo genere per sostenere sistemi produttivi complessi. Un compito che Aicig può svolgere egregiamente".
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