Sicurezza stradale: 'Guida e basta', al via nuova campagna Anas-Polizia

venerdì 27 maggio 2016
Roma, 27 mag. (AdnKronos) - Gli americani la chiamano 'Fo.Mo' (fear of missing out), cioè la paura di essere 'tagliati fuori'. Una sindrome sempre più diffusa che ci porta a controllare il cellulare in media 150 volte al giorno, una volta ogni sei minuti ma che rischia di diventare letale quando si è alla guida. Scrivere un sms o Whatsapp equivale a 10 secondi di distrazione e a percorrere 300 metri senza guardare la strada; un selfie distrae dalla guida per 14 secondi e significa guidare per 400 metri alla cieca; per consultare un social network ci vogliono 20 secondi: a 100 km/h significa percorrere cinque campi da calcio al buio. Complessivamente, il rischio di incidente per chi utilizza il cellulare durante la guida è fino a 4 volte superiore rispetto a chi non ne fa uso.Proprio per sensibilizzare chi guida sui pericoli che corre per sè e per gli altri utilizzando uno smartphone, nasce la nuova campagna di sicurezza stradale 'Se non rispondi non muore nessuno. Quando guidi #GUIDAeBASTA', promossa dall'Anas e dalla Polizia di Stato, presentata oggi a Roma. Testimonial è La Pina , rapper e voce storica di Radio Deejay, che è anche media partner dell'iniziativa. L’obiettivo della campagna, pensata per essere diffusa su web, social network e radio, è, infatti, quello di parlare in modo diretto agli automobilisti. Uno spot mostra le possibili gravi conseguenze derivanti da comportamenti scorretti, usando tuttavia una forma di comunicazione leggera e ironica che non vuole impartire lezioni né fare la morale. Lo spot vede La Pina, nel parcheggio di un supermercato, colpita da tre personaggi: una giovane mamma che parla al cellulare in procinto di salire in auto; una studentessa universitaria intenta a chattare su uno smartphone; un manager fermo al semaforo impegnato a rispondere a email di lavoro. La Pina chiede loro un passaggio a patto, però, che prima accettino di sottoporsi ad un test per dimostrare di essere affidabili. Si ritrovano all’interno di un hangar-laboratorio, dove si renderanno conto delle conseguenze che può comportare l’utilizzo del cellulare mentre si è al volante.
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