Chiesa: Zaia, monsignor Capovilla testimone di momenti epocali

Venezia, 26 mag. (AdnKronos) - “E’ stato il testimone di uno dei momenti epocali della vita della Chiesa e fu un aiuto silenzioso, solerte e insostituibile di un Papa del calibro di Giovanni XXIII, senza mai dimenticarsi della sua terra natia in cui tornò più volte. Oggi rendiamo onore alla memoria di un grande veneto che ha saputo mettere a profitto alcuni dei “talenti” che sono nel dna delle nostra gente”. Con queste considerazioni il presidente della Regione Luca Zaia ha accolto la notizia della morte del cardinale Loris Francesco Capovilla, già segretario particolare di Papa Giovanni XXIII, che aveva compiuto cento anni. Era nato infatti il 14 ottobre del 1915 a Pontelongo, in provincia di Padova.“A Venezia sono ancora molti a ricordare monsignor Capovilla – prosegue – come segretario particolare per dieci anni, dal 1953 al 1963, dell’allora patriarca Angelo Giuseppe Roncalli. Lo seguì anche a Roma quando divenne Papa Giovanni XXIII e fu al suo fianco negli anni del Concilio Vaticano II, che aprì una fase di profondo, contrastato rinnovamento all’interno della Chiesa. Rimase profondamente legato alla memoria del “suo” Papa e assunse quasi come una missione di vita far conoscere il carisma di Giovanni XXIII, uomo di pace e del popolo, tanto da andare a vivere a Sotto il Monte, paese d'origine di Angelo Roncalli per continuare a raccontarlo a pellegrini e visitatori. Anche mons. Capovilla fu uomo di pace e Papa Francesco lo ha premiato con il titolo cardinalizio nel 2014”.“A chi non lo ha conosciuto – conclude il presidente veneto – mi auguro che resti in eredità quanto ha fatto per la crescita di tutta la comunità ecclesiale, impegnato a trovare le risposte alle istanze di una società in trasformazione avendo come punti di riferimento imprescindibili i valori forti del messaggio cristiano”.