Mafia: Ciambetti (Veneto), in ginocchio davanti a vittime stragi
lunedì 23 maggio 2016
Venezia, 23 mag. (AdnKronos) - “Non possiamo dimenticare le parole di Rosaria Costa vedova dell’agente Vito Schifani assassinato nella strage di Capaci che rivolta ai massimi rappresentanti delle Istituzioni e della politica giunti a Palermo per i funerali delle vittime tra le lacrime disse ‘io vi perdono, ma voi vi dovete mettere in ginocchio’. Quelle parole oggi ritornano e credo che noi tutti oggi dovremmo metterci in ginocchio, ricordando Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, appunto Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e tramite essi quanti nelle Forze dell’Ordine, nella magistratura, nelle Istituzioni sono morti per combattere il crimine”. Il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti in una nota ha voluto ricordare “tutti coloro che per il bene della collettività hanno dato la loro vita – si legge nella nota del Presidente – quanti, ogni giorno, si sacrificano per noi". "Il 23 maggio deve diventare una giornata in cui commemorare le vittime delle mafie e insegnare ai nostri giovani il valore dell’impegno democratico e civile che vede appunto in questa data, come nel 19 luglio per la strage di via D’Amelio, un simbolo autentico davanti al quale è doveroso chinare il capo - ha sottolineato - Mafia, camorra, ‘ndrangheta, tutte le associazioni criminali, vanno combattute innanzitutto con la cultura, l’informazione, il dibattito e la memoria: penso di interpretare il pensiero di tutto il Consiglio regionale del Veneto nel rendere onore e omaggio alle vittime della mafia, agli agenti Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, a Francesca Morvillo, ai giudici Giovanni Falcone, morti nella strage di Capaci, e a Paolo Borsellino e agli agenti assassinati nella strage di via D’Amelio, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina".
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